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PROMUOVERE LA QUALITÀ, L’EFFICACIA E LA TUTELA DELLA LINGUA LADINA SENZA FARE PROPAGANDA ELETTORALE!

Ancor prima dell’inizio della stagione estiva, il Consigliere provinciale Guglielmi sembra già essersi preso un colpo di sole – o forse un mero svarione da campagna elettorale – nel momento in cui ha proposto una mozione in tema di minoranze linguistiche – poi approvata dal Consiglio della P.A.T. il 23 maggio scorso – che impegna la Giunta provinciale (nel secondo dei tre punti impegnativi) a confrontarsi con «i soggetti interessati» per giungere «all’introduzione in favore degli studenti della scuola ladina di una certificazione di conoscenza della lingua di minoranza […] utile nello specifico all’acquisizione automatica del patentino A2 e B1 per quel che concerne il patentino di ladino, e il riconoscimento in favore degli studenti che terminano il ciclo di formazione in lingua minoritaria, di una certificazione […] secondo il livello di acquisizione di conoscenza della lingua e cultura minoritaria accertabile».

Premettendo che il Consigliere in questione aveva accolto le istanze di coloro che erano contrari al progetto del ladino nella scuola quando questo venne proposto, sorge spontaneo chiedersi per quale motivo il Consigliere non abbia mai deciso di instaurare un dialogo con il «Consei General per l’educazion e la formazion», organo previsto dalla Legge Provinciale 7 agosto 2006, n. 5 (legge provinciale sulla scuola, citata dalla mozione stessa) e preposto a individuare le esigenze educative e formative della comunità ladina di Fassa in cooperazione con la Provincia. Invece che impegnarsi in prima persona quale rappresentante eletto nel collegio ladino di Fassa alle ultime elezioni provinciali e dialogare con le istituzioni presenti sul territorio, Guglielmi decide invece di alimentare la propria campagna elettorale proponendo una mozione in Consiglio provinciale e impegnando la Giunta.

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