Fassa ha bisogno di un movimento autonomo dai partiti e di un nuova classe dirigente

Ott 09

Comunicato 8/2019

Prosegue ormai da quattro mesi l’attività del Comitato istituito per il rinnovamento e il rilancio del movimento, attualmente impegnato in una serie di incontri con le categorie economiche, specie quelle del settore turistico, cui seguiranno i contatti con gli esponenti del terzo settore e del vasto mondo del volontariato.

Persone e volti nuovi si affacciano all’impegno civile e alla riflessione sulle prospettive di governo per la nostra comunità. L’eventuale cambiamento del nome e del simbolo, attualmente all’attenzione di un “Gruppo di discussione” appositamente costituito su Facebook, non è altro che l’aspetto più esteriore, ma certo importante, di una riflessione sulla natura profonda del movimento, una forza politica che ha radici nella storia e nell’anima ladina della valle, ma che intende ridefinire nel presente la propria identità e la propria azione per il futuro della comunità e per la difesa del Ben Comun.

C’è chi pensa a un movimento fortemente identitario, organizzato come “partito di raccolta” sul modello della SVP, in grado di aggregare consensi trasversali, anche in virtù di una posizione “centrista”, ovvero equidistante dai tradizionali schieramenti ideologici di destra e sinistra.

C’è chi invece ritiene che tale modello, incarnato peraltro con successo dall’Union Autonomista per trent’anni, sia oggi superato: conclusa la fase “rivendicativa”, c’è bisogno di una “forza di governo” in grado di gestire le prerogative e gli strumenti normativi conquistati in favore della comunità intera, insomma un movimento più “inclusivo”, aperto a componenti non strettamente legate all’identità ladina.

Quale che sia l’esito di questo processo di rinnovamento, resterà centrale il concetto di “movimento autonomo”, indipendente dai partiti nazionali, ma disposto a dialogare con tutti: un concetto radicato nel DNA dell’Union Autonomista, espressione diretta ed esclusiva di una comunità di lingua minoritaria in grado di interpretare i bisogni e le aspirazioni della sua gente, al di là degli orientamenti politici di ciascuno.

La stessa cosa non si può dire di altre formazioni politiche oggi presenti sulla scena di Fassa, i cui esponenti militano nelle fila di partiti nazionali assumendo persino ruoli dirigenziali. Ciò in verità non è mai accaduto per i rappresentanti dell’UAL, che hanno preso parte semmai solo a riunioni di coalizione in totale autonomia rispetto ad altre organizzazioni di partito, ed esclusivamente come portavoce della comunità ladina di Fassa.

La nascita in valle di una forza posizionata dichiaratamente nello schieramento della Destra italiana è la vera novità che ha caratterizzato lo scenario politico locale; ed è questa novità (non tanto il sistema maggioritario) che ha consentito ai nostri avversari di etichettare la UAL – in modo del tutto strumentale – come una forza “di sinistra”.

Intanto il dibattito prosegue: invitiamo tutti gli interessati ad esprimere liberamente la propria opinione, anche personalmente o via email, per contribuire a disegnare il futuro del nostro movimento, per una vera alternativa di governo della Comunità di Fassa.

Scomenzon a tor sù la tesseres de adejion per l 2020!

La Radunanza da la fin de November se arvejina. L nef sit del moviment é beleche vertech.
Fin da ades envion Sozi e Amisc a sostegnir l lurier del Comitat, paan ite dantfora la quota per l 2020: Sozio € 10,00; Sozio sostegnidor da € 20,00 en su.

Coordinate Bancarie:
Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno
Conto: 04/157670
Intestato a: Union Autonomista Ladino – Comitato Provvisorio
Iban: IT77S0814005725000004157670
Codice BIC: CCRTIT2T38A

Devalpai de cher a duc!

Fascia, ai 9 de otober 2019
Comitat provisorie per na neva UAL

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