LA VANIFICAZIONE DELLA VOLONTÀ ISTITUZIONALE DEL COMUN GENERAL DE FASCIA (E DEI SINDACI DI FASSA) DA PARTE DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE LADINO

Gen 29

In data 13 ottobre 2021 il Consei General del Comun General de Fascia approvava all’unanimità una mozione che impegnava l’esecutivo del CGF a formulare alla Giunta della Provincia Autonoma di Trento una proposta di progetto di legge per conferire al Comun General de Fascia il 10 percento della tassa di soggiorno riscossa nell’ambito territoriale coincidente, per destinarlo al finanziamento e al sostegno dei progetti di interesse generale che ne qualificano il territorio e l’identità della popolazione ladina (incluse le attività culturali) e che caratterizzano l’offerta turistica locale. Il progetto di legge si compone di un unico articolo che va a modificare, integrandolo, l’articolo 16 della legge provinciale 12 agosto 2020, n.8 (legge sulla promozione turistica provinciale 2020). 

A livello provinciale, il Consigliere Ladino eletto nell’organo assembleare della P.A.T., si era assunto l’impegno di depositare il disegno di legge, registrandolo in data 5 ottobre 2021, quindi quando la proposta di progetto di legge stava ancora circolando tra i gruppi consiliari del Comun General de Fascia. Si dà tuttavia il caso, che il testo del ddl, così come depositato, manchi della dicitura “progetti di interesse generale” (come invece approvato dal Consei General del CGF) venendo de facto svuotato del suo principale significato, volto a includere in maniera olistica i bisogni della comunità e la promozione del turismo.

Questo è, però, solo il primo degli atti che il Consigliere Provinciale Ladino ha deciso di “far propri”, perché, dopo aver tramutato il ddl in un emendamento alla legge finanziaria – di modo da poter accelerare i tempi per fare sì che la disposizione proposta diventasse legge – il Consigliere si era impegnato davanti ai consiglieri e ai sindaci presenti al Consei General del 29 novembre 2021 a presentare il suddetto emendamento alla legge finanziaria, con il medesimo contenuto del precedente disegno di legge approvato dall’assemblea del CGF.

Il secondo atto effettuato dal Consigliere Ladino è stato il ritiro dell’emendamento – da lui presentato – alla legge finanziaria della P.A.T.! Non avendo preventivamente (né successivamente) ricevuto notizia alcuna dallo stesso Consigliere, questo ritiro ha gettato un’ombra tanto di sgomento quanto di delusione non solo nell’istituzione che aveva sostenuto tale causa, ma nell’intera comunità fassana, che per la prima volta negli ultimi complessi anni, si era espressa unanimemente favorevole all’iniziativa che appunto ricalcava i contenuti di una mozione approvata da tutti i componenti (maggioranza e minoranza) del Consei General del Comun General de Fascia e da tutti e sei i Sindaci della valle.

Solo a metà gennaio è pervenuto dal Consigliere Ladino un messaggio diretto ai consiglieri del Comun General de Fascia, al Procurador e ai Sindaci della val di Fassa, in cui il Consigliere espone la propria posizione in modo arrogante, citando questioni che nulla hanno a che vedere con il disegno di legge suddetto. Dai concetti espressi nel messaggio traspare una palese confusione del Consigliere Ladino tra una propria autonomia decisionale (derivante dall’assenza di un vincolo di mandato, come è giusto che sia) e un impegno istituzionale assuntosi, ma non portato fino in fondo.

Ciò che suscita maggiore sconcerto e confusione leggendo la lettera, è il conferimento – da parte del Consigliere Ladino – di un maggiore peso politico ad un ente con fini esclusivamente economici e di promozione del comparto turistico, invece che a quello che il Consigliere stesso definisce “un Ente di unione della Val di Fassa”, cioè il Comun General de Fascia. Anche per questo la Neva UAL intende richiamare il Consigliere Ladino a non vanificare la volontà di un’istituzione e dei cittadini che quest’ultima rappresenta, a maggior ragione se si tratta dell’ente maggiormente rappresentativo della nostra comunità.

Consei de la Neva UAL

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(3) comments

Vigilio 29 Gennaio 2022

Rimango alquanto sorpreso dal comportamento del nostro Consigliere Ladino. In un periodo come questo, caratterizzato da un malcontento generalizzato nei confronti di una politica (a livello nazionale) che a volte sembra molto lontana dai bisogni e dalle aspirazioni della gente comune perché dà l’impressione di essere più impegnata a “fare bene i propri interessi per mantenere la poltrona” piuttosto che pensare realmente a chi fa fatica ad arrivare a fine mese, sarebbe stato molto importante riuscire a dimostrare di essere compatti, agendo all’unisono, nell’interesse dell’intera comunità. L’ottima idea di destinare il 10% della tassa di soggiorno riscossa in loco al ” finanziamento e al sostegno dei progetti di interesse generale a favore della popolazione ladina”, appoggiata da tutti i componenti del Consei General del CGF, meritava di essere sostenuta fino in fondo.
La nostra terra, rispetto ad altre zone d’Italia, si è sempre distinta per la serietà con cui si affrontano e si risolvono i problemi nell’interesse della gente che vi abita e un’iniziativa come quella del nostro Consigliere non contribuisce certo a tenere alta questa idea di “unione”.

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floriano bernard 31 Gennaio 2022

E’ una scorrettezza imperdonabile da parte del consigliere ladino Guglielmi.
Per me questo suo comportamento lo squalifica dall’ essere in seno al Consiglio Provinciale il legale rappresentante dei ladini di Fassa, non rappresentandone l’espressa volontà del suo massimo ente rappresentativo di tutta la valle
Oserei sperare che Guglielmi si penta della scorrettezza fatta e cerchi di porvi rimedio, se rimedio sarà possibile.
Meriterebbe che le si chiedessero le dimissioni in quanto non ha rispettato la volontà degli organi istituzionali della valle e quindi anche della popolazione stessa.
Alle prossime elezioni, che non sono tanto lontane, spero che la gente di fassa se lo ricordi e…..arrivederci.

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Renzo 3 Febbraio 2022

Credo che ogni commento, come si suol dire “sia superfluo”, anche in relazione e a paragone di spessore, validita e concretezza, dei rappresentanti politici provinciali, delle vicine valli Gardena e Badia.

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