All’inizio di agosto, il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento ha approvato la proposta di emendamento alla legge provinciale di assestamento di bilancio (che ha come primo firmatario Maurizio Fugatti), per la sospensione di due anni della Legge Gilmozzi sulle seconde case, in due punti di particolare rilevanza: il cambio di destinazione d’uso da residenza ordinaria a casa vacanze, e il cambio di destinazione d’uso da non residenziale a residenziale.
In primissima istanza, va precisato che l’emendamento prevede la possibilità di chiedere il passaggio da residenza ordinaria a residenza per tempo libero e vacanze senza, però, l’eventualità di un nuovo consumo di suolo o nuova costruzione.
Riguardo al cambio di destinazione d’uso da residenza ordinaria a casa vacanze, sarà la Giunta Provinciale a deliberarne la misura in cui ciò potrà essere effettuato. In altri termini, i Comuni saranno costretti a pianificare quante case ordinarie potranno trasformarsi in case vacanze. Vi sono anche delle condizioni specifiche che possono essere precisate ed interpretate, ma il principio di fondo della deroga non potrà essere modificato. Questo significa sottrarre ai giovani ed alle famiglie la possibilità di accedere ad un mercato riservato della Casa.
Il secondo punto concerne il cambio di destinazione d’uso da non residenziale a residenziale. La Legge Gilmozzi prevedeva che ameno il 50% di ciò che sarebbe stato convertito in residenziale fosse destinato a casa ordinaria e al massimo l’altro 50% a casa vacanze. Era possibile che i Comuni riducessero tale destinazione. Ebbene, i Comuni della Val di Fassa hanno tutti portato a zero tale possibilità. Ora essi saranno costretti a ri-pianificare. Questo comporta un enorme rischio per tutto il settore alberghiero.
L’introduzione della nuova norma in questione farà arretrare l’intero comparto turistico di almeno vent’anni. Per questo, è indispensabile tenere conto del fatto che il perfezionamento della capacità ricettiva sta nella qualità, e non nella quantità. La strada su cui dirigersi è quella del turismo green, della qualità dell’aria, dei servizi e degli alloggi, e non quella dell’aumento sconsiderato dei posti letto e di conseguenza anche del traffico.
In caso di elezione, la Neva UAL è determinata ad impegnarsi per bloccare gli effetti immediati dell’emendamento sul PRG (Piano Regolatore Generale), deliberando subito la sua non applicazione. È indispensabile tentare in ogni modo di contenere gli effetti negativi del depotenziamento della Legge Gilmozzi, per scongiurare l’apertura di una profonda frattura nella valorizzazione del paesaggio e nella popolazione residente originaria che lo abita.
Neva UAL