LA DECADENZA DEL LINGUAGGIO POLITICO.

Ago 08

L’ultimo Consei General della presente legislatura del Comun General de Fascia, iniziata nel maggio del 2015, è stato nuovamente testimone del progressivo quanto preoccupante imbarbarimento di quello che pare ormai inverosimile chiamare “linguaggio politico”. Da anni si è instaurata una competizione in cui vince chi usa il termine più molesto, l’insulto più sgradevole, la provocazione più estrema. Gli amministratori si esprimono come se fossero al bar, l’aggressività è diventata la norma, tanto da utilizzare la volgarità sempre più spesso, finanche venendo alle mani.

Nel corso della seduta di lunedì sera (3 agosto 2020) del Consei General, non è stato concesso alla minoranza lo spazio di esporre interamente il documento che il capogruppo intendeva presentare quale resoconto dell’esperienza di questi ultimi cinque anni. 

La maggioranza ha ridotto la minoranza al silenzio e, non curandosi del consueto dialogo istituzionale, ha abbandonato l’aula. La Neva UAL ritiene che ciò sia manifestazione oltre che di assenza totale di rispetto personale, di sgarbo istituzionale dovuto a debolezza politica e di contenuti, dimostrando di non concedere critiche e di non voler affrontare alcun dibattito. Essere aperti al dialogo e ad affrontare eventuali critiche è presupposto essenziale per instaurare un sistema costruttivo e per garantire il buon funzionamento di qualunque ente politico istituzionale. Soltanto accogliendo, e non respingendo, i diversi punti di vista, si evita di cadere nell’arroganza del potere e degli scontri verbali e fisici.

L’Ente che dovrebbe rappresentare il più alto livello istituzionale per la Val di Fassa è stato ridotto dalla maggioranza nel Consei General al decadimento del dialogo democratico, mettendo a tacere chi tenta di opporre legittimamente pensieri contrari alla maggioranza e si vede intimidito con linguaggio non consono, attaccato a livello personale o ingiustamente screditato sui mezzi di informazione e social media fino anche a giungere a minacce di querela. Non si tratta meramente di un problema di linguaggio; ad essere svilito non è solo chi offende, ma sono le funzioni che l’offensore ricopre. 

Secondo la Neva UAL, l’episodio di lunedì offre uno spettacolo poco edificante del contesto istituzionale della valle, oltre che un pessimo esempio per le future generazioni di amministratori locali. La maggioranza ha l’onere di svolgere il suo compito così come la minoranza, nel pieno rispetto delle idee e soprattutto delle persone, ricordando che chi occupa gli scranni della minoranza lo fa in rappresentanza di una fetta molto importante della popolazione e che a questa va portata la massima considerazione. La speranza è che il rispetto che noi abbiamo verso il sistema democratico possa essere di nuovo stimolo per l’intera società fassana. In gioco c’è la credibilità non solo di chi governa il Comun General de Fascia ma di tutta la nostra comunità.

Consei de la Neva UAL

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(2) comments

Floriano 8 Agosto 2020

N’outa sotriza El comportamento de la contropart, je crese che sie la idees che va porta” a la jent che pel ne far jir inant e vencer politicamemter
Senza far la fegura de la viti es che no la ne porta de nessuna man

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    FrancescoG-UAL 13 Agosto 2020

    Detelpai per tia osservazion Floriano. La Neva UAL la vel sotrissèr duc i comportamenc che no fèsc pèrt de noscia maniera de fèr politica.
    La neva idees che porton inant les à de besegn de dialogh e confront, e chest l’é chel che noscia comunanza la vel veder, zenza fèr la vitimes e se sotmeter a la enjuries.

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