TRENTO E BOLZANO NON SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Gen 13

Il progressivo distacco che va accentuandosi tra le province autonome di Bolzano e Trento è un’evidenza ormai inoppugnabile. Nonostante la Costituzione italiana, all’art. 116 comma 2 sancisca una tri-polarità (le due province e la Regione autonoma), Trentino e Alto Adige/Südtirol procedono in maniera sempre più disgiunta.

Le due province acquisirono l’autonomia de facto nel 1972, quando gran parte delle competenze della Regione Trentino-Alto Adige vennero trasferite ai due enti territoriali. Da quel momento in poi, alla regione spettò svolgere una funzione di raccordo fra le politiche del Trentino e quelle dell’Alto Adige/Südtirol. Ad oggi, proprio tale meccanismo pare essersi spezzato. La dialettica del confronto si è trasformata in una dialettica dello scontro, che conduce le due province alla polarizzazione sociale ancor prima che politica. Mentre l’Alto Adige implementa le sue relazioni con il Tirolo austriaco, il Trentino si ancora quasi inconsciamente alle regioni dell’Italia del nord, per manifeste logiche politiche.

In questo contesto, sono innumerevoli le posizioni discordanti delle due province in ambito politico-amministrativo, nonostante l’esistenza dell’Euregio, emblema non soltanto della comune eredità storica, ma soprattutto di una cooperazione transfrontaliera e interregionale che dura da decenni. Non bisogna tralasciare, poi, la recente disputa riguardante la figura dei segretari comunali: laddove Bolzano ritiene che tale posizione debba essere scollegata dalla volontà dei sindaci, e dunque meno vincolata alla durata dell’amministrazione comunale, un emendamento della maggioranza in consiglio provinciale ha fatto sì che nella P.A.T. i segretari comunali possano essere scelti, e licenziati, dai sindaci.

Va altresì ricordata la questione del reddito di cittadinanza, il quale avrebbe dovuto far risparmiare alla Provincia le risorse del reddito di garanzia (circa 25 milioni), che il governatore Fugatti si era detto pronto a reimpiegare nel sostegno alla natalità e agli investimenti. Le risorse provenienti da Roma, però, non sostituiscono quelle provinciali, ma vanno semplicemente ad integrarle, negando di fatto i risparmi previsti. Dall’altro lato, la provincia autonoma di Bolzano ha ribadito la conformità alla normativa già vigente in precedenza, la quale funziona ed offre aiuti e contributi superiori a quelli previsti dal reddito di cittadinanza. Gli strumenti altoatesini si rivelano più accessibili e semplici anche nelle procedure amministrative, adattandosi meglio al territorio e al tessuto sociale. La difformità di visione è riscontrabile anche dal lato della formazione. È ormai nota la volontà dell’attuale giunta della P.A.T. di aprire una Facoltà di Medicina a Trento assieme all’Università di Padova, andando dunque ad incrementare il legame con il Veneto piuttosto che tentare una cooperazione regionale con l’altra provincia autonoma, quella di Bolzano.

A livello macroeconomico invece, il divario tra le due province è netto: mentre in Trentino si pensa di più a tagliare, Bolzano destinerà 400 milioni in più per realizzare investimenti in infrastrutture e miglioramenti della mobilità. Il bilancio della provincia altoatesina è infatti di ben 6,25 miliardi nel 2020 contro i 4,9 della Provincia Autonoma di Trento. Non sono stati necessari magheggi o intrecci particolari, è bastato usufruire degli strumenti dell’Autonomia, il tutto unito a competenza e conoscenza. La differenza nell’approccio alla manovra economica nelle due province è un fattore decisivo, che contribuisce solo a distanziarle ulteriormente.

La carenza di sintonia politica nei processi decisionali, di cui le situazioni sopracitate sono solo alcuni esempi, si riflette negativamente sul principio cardine che ha alimentato l’azione delle due province fin dalla loro creazione: l’autonomia è ancora il faro ispiratore o la sua percezione si è ridotta al lumicino?

Neva UAL

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(4) comments

alessandro tamion 13 Gennaio 2020

Paroles sacrosante. Col MLDF aane metù al luster la tendenza del la provinzia de TN, se no auter co la dirigenza attuala, a se sentir più un territorie del Lombardo Venet che no n territorie alpin leà a logiches economiche e culrurale che varda a nord più che a sud. La pianura Padana la vel se fasc sora al territorie alpin desche che a fat apontin l Venet co le Dolomites. Fossa ora che i Fascegn se desceide e i se rende cont de olà che i e do che i ne mena…Cognon se dar jù duc chenc, ogne un per soe competenze, a far si che chest no suzede.
De bie saluc.
Alessandro Tamion

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Ricky Zigher 13 Gennaio 2020

Mie complimenc x chest articol personalmenter l’é jà n trat che proe a dir che la desferenza anter Trent e Busan la é culturala o miec sozio-culturala amò dant che politica e Fascia la cogn se far n pensier se la vel seghitar a esser na val ladina, la cogn vardar a sia storia per tegnir sù sia identità e sia cultura

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Annelise Vian 13 Gennaio 2020

Con gran encresciment cogne dir che chel che l’è scrit te chest comunitcat l’è vera. La politica de Trent la vèrda più n ju che no a l’Europa e chest sozede ence te Fascia, se vèrda più a Trent che a Busan, più a Roma che no a l’Europa.
L’Autonomia tel segnificat de se rejer enstesc la dovessa esser tel cher, tel sanch e tel cef de duc i fascegn ma coscita no la é.
Me sa che te val sie dut n muie e massa sorì. No se peissa che l ben stèr che aon ades l vegn da n gran lurier fat da nesc genitores, l vegn da persones da fondament che à sapù rejer la val a livel politich e aministratif, l vegn da na cultura d e ejent mont che no é sèreda alicontra l’é na cultura averta più europea che no taliena.
L’é dassen da se augurèr che i fascegn i ge n veide ite, che i ciape te man endò la redenes de la val con fondament e ferstont, per fèr l ben de noscia jent e noscia val e no per aer na cariega o l nonzech.

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Daniel Postal 22 Gennaio 2020

Evidentemente l’amministrazione di Bolzano è più capace!!
Consiglio: l’unione fa la forza, se l’amministrazione di Trento non capisce che solo cosi L’autonomia si rafforza siamo messi male.
Meditate.. Meditate..

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